lunedì 27 settembre 2010

il tema non svolto

Un'attenta lettrice mi ha scritto dicendomi che a suo parere ho banalizzato la questione della prostituzione liquidandola in poche parole. Dice che la cosa andava spiegata. Ho cercato di rimettermi nei panni di Laura per capire perché nel suo diario lei non abbia indugiato maggiormente sull'argomento. L'unica risposta che mi sono dato è che non ritenesse di dover aggiungere altro a quanto detto. Quello di Laura è un racconto di ciò che le accade con il filtro parziale delle sue sensazioni. Scrive solo quello che le suscita un qualche tipo di emozione, non vuole raccontare a qualcuno la sua storia, né tanto meno spiegarla. Se non ha approfondito il tema della prostituzione è semplicemente perché pensa che sia naturale vendere il proprio corpo. Non intendo esprimere un giudizio morale sul suo pensiero. Dico soltanto che fatto anche delle cose non dette, dei temi non svolti.

Capisco che queste mie affermazioni sembrano finalizzate a deresponsabilizzarmi rispetto al contenuto del racconto, ma non è così. Non lo faccio per destare scandalo né per creare un atmosfera da Nouvelle Vague. Il mio unico intento è cercare di far vivere il personaggio di vita propria, al di là delle mie sensazioni, delle mie convinzioni, della mia morale. Non è un'autobiografia, né la rappresentazione di un alter ego. Sto soltanto pubblicando la storia di una ragazza che non racconta per essere ascoltata.

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