domenica 7 febbraio 2010
Senza titolo - Capitolo 3
Il mio incontro con Davide si rivelò ben presto più casuale di quello che in principio mi ero immaginata. Non cercava praticanti per il suo studio, nè altro. E in quell'altro racchiudo tutto l'universo di pensieri che ciascuno di voi si può essere fatto. Dopo quel piacevole pomeriggio passato insieme ci salutammo come chi sa che difficilmente si rincontrerà. Almeno durante questa vita. In fondo, nonostante i film che una si possa fare, c'era stata soltanto una chiacchierata di un'ora scarsa e nessuno dei due poteva dire di aver conosciuto l'altro se non per una superficiale impressione. In compenso avevo scoperto che fuma Gauloises rosse. A ripensarci sù non ci sarebbe stato nulla di strano se quell'incontro si fosse protratto oltre la chiacchierata. Non so se vi è mai capitato di imbattervi in uno sconosciuto che sapete che rimarrà per voi uno sconosciuto ma per il quale avvertite un'irrefrenabile attrazione di quelle che ineluttabilmente si concludono sul letto di qualche albergo a tre stelle. La sensazione è quella. E un epilogo del genere non avrebbe interferito in alcun modo sul corso degli accadimenti successivi. Perché il nostro oggi non è nato quel giorno. Che infatti ben presto dimenticammo proseguendo le nostre esistenze su binari paralleli, di quelli che si incontrano all'infinito.
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